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“Febbraio è il mese della storia nera”. Dagli anni ’70 questa dichiarazione familiare ha introdotto innumerevoli celebrazioni della storia e dei successi afroamericani, dal Black History Minutes sulle stazioni televisive locali ai pronunciamenti dei presidenti degli Stati Uniti. Ma perché febbraio è designato come mese per commemorare la storia afroamericana?

La risposta si trova nell’eminente storico americano Carter G. Woodson, che ha aperto la strada agli studi sugli afroamericani all’inizio del XX secolo. Ispirato dall’aver partecipato ad una celebrazione nazionale di tre settimane per il 50° anniversario dell’emancipazione nel 1915, Woodson si unì ad altre quattro persone per fondare l’Associazione per lo studio della vita e della storia negra (ASNLH) per incoraggiare gli studiosi ad impegnarsi nello studio intensivo del passato nero, un argomento che era stato a lungo trascurato dal mondo accademico e nelle scuole americane. Nel 1916 Woodson iniziò a curare la principale pubblicazione accademica dell’associazione, The Journal of Negro History. Nel 1924, spronato da Woodson, la sua confraternita universitaria, la Omega Psi Phi, introdusse la settimana della storia e della letteratura negra. Due anni dopo, determinati a portare maggiore attenzione alla storia afroamericana, Woodson e l’ASNLH lanciarono la Negro History Week nel febbraio 1926.

Febbraio è il mese di nascita di due figure che incombono nel passato nero: Il presidente degli Stati Uniti Abraham Lincoln (nato il 12 febbraio), che emise il Proclama di Emancipazione, e l’abolizionista, autore e oratore afroamericano Frederick Douglass (nato il 14 febbraio). Dalla morte di Lincoln e Douglass (rispettivamente nel 1865 e nel 1895), la comunità nera ha celebrato i loro contributi alla liberazione afroamericana e ai diritti civili nei loro compleanni. Radicando la Negro History Week a febbraio, Woodson cercò sia di onorare l’inestimabile eredità di Lincoln e Douglass sia di espandere una celebrazione già esistente del passato nero per includere non solo le realizzazioni di questi due grandi individui ma anche la storia e le realizzazioni dei neri in generale.

Già negli anni ’40, alcune comunità avevano trasformato febbraio nel Negro History Month. Con l’ascesa del movimento americano per i diritti civili e l’aumento della coscienza nera negli anni ’60, la Negro History Week era diventata il Black History Month in sempre più luoghi. Nel 1976 l’associazione che Woodson aveva fondato (poi rinominata Association for the Study of African American Life and History) facilitò la diffusa istituzionalizzazione di febbraio come Black History Month, e il presidente degli Stati Uniti Gerald Ford esortò gli americani a partecipare alla sua osservanza. Tutti i presidenti successivi avrebbero fatto lo stesso, a volte riferendosi all’evento come National Afro-American (Black) History Month o National African American History Month.

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