Settembre 21, 2011
Di Felix Martinez Jr, M.D.
Per molti anni, Incyte Diagnostics ha riportato “cambiamenti citologici reattivi” o “cambiamenti cellulari benigni” per cellule in un Pap smear con nuclei ingranditi e non displastici. Questo reperto Pap è aspecifico e di solito è secondario a un processo infiammatorio o riparativo.
Nei giorni precedenti alla segnalazione ASCUS e al test HPV, i reperti “reattivi” identificavano una categoria di reperti Pap che non era del tutto normale nel suo aspetto, e che non aveva cellule displastiche. Questo reperto di ingrandimento nucleare aspecifico era chiamato “Classe II” nel vecchio sistema delle classi di Papanicolaou, ed era solitamente seguito da una ripetizione del Pap test per essere sicuri che i cambiamenti si fossero risolti. Questa diagnosi era a volte fonte di confusione sia per le pazienti che per i loro assistenti, perché il reperto non era né normale né anormale, e non era sufficiente a giustificare un trattamento. Inoltre, non c’erano (e non ci sono ancora) linee guida di consenso per la gestione clinica delle pazienti con questo reperto Pap.
Terminologia usata per descrivere l’allargamento nucleare non neoplastico in un Pap Smear: | ||
Papanicolaou Classe II | Atipia | |
Atipia benigna | Modifiche cellulari benigne | |
Ingrandimento nucleare benigno | Modifiche reattive non specifiche | Non-Cambiamenti reattivi specifici |
Atipia infiammatoria | Proplasia | |
Mutamenti cellulari reattivi | Ingrandimento nucleare nonallargamento nucleare specifico | |
Atipia reattiva |
Un vecchio e saggio ginecologo una volta mi disse come spiegava questi risultati alle sue pazienti: “Mi piace usare il vecchio sistema della classe Papanicolaou, perché i numeri sono comprensibili per il paziente. Dico loro che, su una scala da 1 a 5, dove 1 è normale e 5 è il cancro – e dove 3 è il punto in cui inizio l’azione – il loro risultato era un 2. Vorrei poi rassicurarle che i risultati di classe 2 non sono nulla di cui preoccuparsi e che questi risultati di solito vanno via da soli. Avrei poi detto loro che – solo per essere sicuri – avremmo ripetuto la sua Pap tra 6 mesi invece di un anno per monitorare il risultato.”
Dal 1989, ci sono stati diversi sviluppi significativi nel campo della citologia che hanno reso la categoria dei cambiamenti reattivi all’obsolescenza clinica.
Uno di questi sviluppi è stata la coniazione dei termini “Atypical Squamous Cells of Undetermined Significance (ASCUS)” da parte di un folto gruppo di esperti che si è riunito a Bethesda, Maryland, prima nel 1988, poi di nuovo in una conferenza di aggiornamento nel 2001. Le raccomandazioni della prima conferenza divennero “The Bethesda System For Standardization Of Reporting Of Cervical Cytology”.
Bethesda 2001 separò i risultati di ASCUS in due categorie, o “di significato indeterminato” (ASC-US) o “non può escludere HSIL” (ASC-H). Il nuovo termine ASC-H rappresenta circa il 5-10% dei casi complessivi di ASC e ha dimostrato di avere un significativo valore predittivo positivo per i risultati che rientrano tra ASC-US e HSIL, tanto che la raccomandazione per ASC-H è diventata la colposcopia immediata, indipendentemente dai risultati di hrHPV.
Bethesda ’88 ha creato una terminologia di categoria generale di “Benign Cellular Changes” (BCC) per comprendere diversi risultati del Pap, compresi i cambiamenti reattivi, la presenza di organismi, e diverse altre condizioni non neoplastiche.
Anche nel 2001, la precedente voce di categoria “ASCUS, favorevole reattivo” è stata combinata nella categoria precedentemente denominata “cambiamenti cellulari benigni (BCC)” insieme alla categoria “entro i limiti normali”, formando insieme un’unica categoria chiamata “negativo per lesione intraepiteliale o malignità” (NILM). La categoria BCC è stata definita facoltativa da riportare come una riga separata nel referto citologico.
Uno dei grandi risultati delle conferenze di Bethesda è stato quello di eliminare i termini “atipico” e “atipia” dalla terminologia utilizzata per descrivere i cambiamenti reattivi, riservando questi termini solo per i risultati in cui si teme la possibilità di una lesione neoplastica o preneoplastica.
Un altro sviluppo è stato il rapido progresso del test HPV. L’ampio ASCUS and LSIL Long Term Follow-Up Study (ALTS) pubblicato nel 1995 dal National Institutes of Health ha convalidato il test HPV riflesso come clinicamente efficace, economicamente vantaggioso e il metodo preferito per seguire le donne con una diagnosi di ASCUS. È approvato dall’ASCCP (American Society of Colposcopy and Cervical Pathology), dove il test HPV riflesso gioca un ruolo chiave negli algoritmi di pratica per le pazienti con anomalie scoperte al Pap smear.
In sintesi, in un laboratorio, i cambiamenti reattivi in un Pap vengono identificati, confermati come non neoplastici, quindi riportati come un reperto “Negativo”, con una chiara distinzione del reperto da ASCUS o LSIL, senza l’uso di test HPV.
L’obiettivo di Incyte Diagnostics è quello di comunicare le interpretazioni citologiche al medico in modo chiaro e rilevante, fornendo una guida chiara per la gestione clinica. Pertanto, il risultato “Reattivo”, a lungo segnalato, sarà ora riportato come “Negativo”, e la nostra scheda di educazione del paziente (vedi Figura 1) è stata ritirata. La scheda è stata uno strumento di educazione del paziente molto utile per molti uffici per molti anni, ma ora, in una nuova era, è stata “tolta dallo scaffale”.