Definizione
noun
(1) Il processo attraverso il quale in presenza di luce la pianta consuma ossigeno e rilascia anidride carbonica (invece di fissare l’anidride carbonica) durante la fotosintesi, con conseguente diminuzione della produzione fotosintetica poiché non viene prodotto ATP e si perde inevitabilmente carbonio (così come l’azoto sotto forma di ammoniaca).
(2) Una via metabolica alternativa controproducente in cui viene fissata la molecola di ossigeno piuttosto che l’anidride carbonica per produrre gliceraldeide 3-fosfato (G3P).
Supplemento
Le piante, specialmente quelle C3, affrontano il problema della fotorespirazione. Nei giorni caldi e secchi, queste piante tendono a chiudere i loro stomi per evitare un’eccessiva perdita di acqua (dalla traspirazione). Inevitabilmente, l’anidride carbonica non può entrare nelle foglie (attraverso gli stomi) con il risultato che i livelli di anidride carbonica all’interno delle foglie diventano bassi. Poiché ci sono poche molecole di anidride carbonica da fissare, le molecole di ossigeno sono usate come sostituto per produrre G3P. A causa della fotorespirazione, al posto di circa 2 molecole di G3P, viene prodotto solo un G3P e si forma anche un fosfoglicolato tossico (di cui la pianta deve sbarazzarsi). Alcune piante come le piante CAM e le piante C4 hanno evoluto meccanismi per evitare la fotorespirazione.
Origine della parola: foto (luce) + respirazione

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