La pratica del matrimonio animale-umano ha fatto la sua comparsa in diversi racconti mitologici e folklore, ed è spesso intesa come un matrimonio divinità-umano che coinvolge dei o eroi. Il racconto popolare cinese “La dea del baco da seta” è un esempio di un racconto in cui una donna sposa un cavallo. Una leggenda irlandese simile racconta di un re che sposa un cavallo, simboleggiando un’unione divina tra il re e la dea della terra. Anche gli indigeni Cheyenne hanno una storia di matrimonio animale-umano in “La ragazza che sposò un cane”. Inoltre, ci sono molte storie dei nativi americani su persone che hanno sposato animali. In questi miti nativi americani, gli spiriti animali assumono spesso forma umana. Non sono visti come animali letterali, ma come rappresentanti del regno animale.
Secondo Bernard Sergent, “il matrimonio uomo-animale è un’unione troppo remota come l’incesto è un’unione troppo stretta. Rispetto a un matrimonio equilibrato, tra esseri umani ma di un altro clan o di un altro villaggio, cioè – a seconda della società – nel quadro di una endogamia o esogamia ben misurata, l’incesto trasgredisce la norma perché è un’endogamia esagerata, e il matrimonio animale la trasgredisce perché è un’esogamia esagerata.”
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