Una rivisitazione moderna del racconto Cyrano de Bergerac, tranne che i generi sono invertiti. Janeane Garafalo è una veterinaria di un talk show radiofonico che dà consigli in diretta ai proprietari di animali. Tuttavia, ha una cattiva immagine di sé riguardo al suo aspetto, e si isola da possibili relazioni, nel tentativo di proteggersi dall’inevitabile delusione e dal dolore.
Se il film ha una debolezza, è il fatto che la Garafalo è lanciata come un brutto anatroccolo. Niente da fare, gente; questa donna è bellissima. A seconda che si preferisca una bruna minuta o una bionda alta, si può pensare che sia persino più carina della co-star Uma Thurman. Sia la Garafalo che la Thurman sono splendide, e giocano bene l’una contro l’altra nella loro imbarazzante situazione di amicizia/rivalità romantica. L’attrice svampita della Thurman è molto simpatica; la dottoressa Abby di Garafalo, intellettuale ma emotivamente guardinga, a volte è straziante. Ben Chaplin nel ruolo di Brian, l’oggetto dei loro affetti, offre una buona performance. Una scena in cui due di questi attori interagiscono solo con gli occhi – nessun dialogo per almeno 30 secondi – è estremamente potente. Le battute tra Abby e Brian sono come una partita di ping-pong; la loro spontanea arguzia è divertente da seguire (quasi come una commedia di Neil Simon). Il cane di Brian è uno dei migliori animali in un film che ho visto da un po’ di tempo, ha fatto la commedia così come le sue controparti umane.
Un buon film su cui vale la pena passare una serata, specialmente come film da appuntamento.

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