Ogni 2 novembre, noto come il Giorno dei Morti o Giorno delle Anime, gli ispanici di tutto il sud-ovest trasformano luoghi di sepoltura, uffici e angoli delle loro case in vivaci memoriali per i loro cari defunti, assemblando ofrendas, o altari a più livelli. “Il giorno è dedicato ai defunti, e un altare rende un omaggio speciale”, dice Malena Gonzalez-Cid, il direttore esecutivo del Centro Cultural Aztlan, un’organizzazione no-profit che ha organizzato la più grande celebrazione del Día de los Muertos di San Antonio per 32 anni. Gli altari hanno anche lo scopo di dare il benvenuto agli spiriti che ritornano, quindi includono sia elementi personalizzati che tradizionali – tra cui diversi risalenti agli Aztechi – che guideranno un festeggiato nel suo viaggio dalla terra dei morti. Ecco come offrire un ricevimento adeguato.

  • Una grande fotografia della persona amata è il pezzo forte. Piccole istantanee informali possono adornare i livelli inferiori.
  • Acqua o, più tipicamente, punch di frutta viene servito per rinfrescare uno spirito dopo il suo viaggio.
  • Il Pan de muerto, o “pane dei morti”, è un dolce. Si trova nella maggior parte delle panaderías, la pagnotta rotonda è sormontata da un teschio e ossa incrociate.
  • Il sale, simbolo di purificazione, serve al morto per condire il cibo che gli hai offerto.
  • I soprammobili, il cibo o gli strumenti preferiti del defunto (se era un barbiere, per esempio, il suo rasoio dritto, la spazzola di schiuma e le forbici) creano un ambiente familiare per il suo ritorno.
  • Cempasuchitl, il termine azteco per “calendule”, cresce e appassisce rapidamente, riflettendo la natura fugace della vita. Il loro aroma aiuta a richiamare lo spirito.
  • Il papel picado serve come decorazione colorata e significativa: Il nero rappresenta la morte, il viola significa dolore o lutto, il rosa è per la celebrazione, il bianco simboleggia la speranza e il giallo rappresenta il sole.
  • Quattro candele in cima rappresentano le direzioni cardinali e forniscono un percorso illuminato a questo mondo.
  • I teschi di zucchero, o calaveras, aggiungono un tocco spensierato, sia per i morti che per i vivi.
  • Combattere il copale è una tradizione degli Aztechi, che usavano l’incenso come offerta agli dei. È ancora usato nelle messe funebri cattoliche.

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