I praticanti di odontoiatria olistica o biologica possono variare molto in termini di tecniche e servizi che offrono. Mentre molti dentisti convenzionali riconoscono che c’è un merito significativo nei diversi approcci preventivi all’odontoiatria, alcuni di questi dentisti hanno criticato le pratiche olistiche per la mancanza di efficacia dell’approccio e il falso marketing nelle loro pratiche.

Una parte significativa della critica all’odontoiatria olistica è legata all’uso non comprovato di alcuni servizi e trattamenti, molti dei quali sono stati studiati e trovati inefficaci, o non sono stati studiati abbastanza per essere dichiarati sicuri ed efficaci per la pratica. Per esempio, i rimedi a base di erbe sono spesso raccomandati sotto forma di collutorio e dentifricio per prevenire o trattare certe condizioni dentali. Si suppone che siano prodotti più sicuri perché sono “naturali”. Tuttavia, c’è una mancanza di ricerca scientifica che supporta tali trattamenti, e in effetti i rimedi a base di erbe hanno avuto un impatto sulla sicurezza delle procedure dentali più invasive o prolungate, e possono portare ad ulteriori complicazioni se interagiscono con i farmaci attuali di un paziente. Tuttavia, alcune tecniche dentali tradizionali a base di erbe, come l’uso del bastone Miswak ha dimostrato di essere di possibile efficacia. Tuttavia, il regno dell’igiene dentale a base di erbe rimane un regno ampiamente sotto studiato, e ulteriori valutazioni scientifiche rigorose saranno necessarie per determinare l’efficacia dei diversi metodi.

Alcuni critici della pratica dell’odontoiatria olistica notano anche che le tariffe applicate da tali professionisti sono generalmente diverse volte superiori a quelle dei dentisti tradizionali. Alcuni sostengono che l’odontoiatria alternativa è semplicemente lo sfruttamento di credenze salutistiche di nicchia e di espedienti per giustificare tariffe più alte. Un potenziale esempio di ciò è il Cavitat, un dispositivo ad ultrasuoni non convalidato che si presume sia in grado di rilevare presunte lesioni descritte come “cavitazioni” (vedi: osteonecrosi cavitazionale che induce nevralgia), o l’utilizzo non basato su prove di apparecchi di respirazione da parte di certi “dentisti biologici” durante la rimozione di otturazioni in amalgama, intesi a ridurre la tossicità del mercurio eliminando il materiale inalato nell’aria. Tuttavia, altri sostengono che tali pratiche non sono rappresentative dell’intero campo dell’odontoiatria olistica.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.