Fino a quando Sir Arthur Evans non portò alla luce il palazzo di Cnosso, il mezzo uomo e mezzo toro ucciso da Teseo era considerato solo una leggenda popolare; l’archeologia ha cambiato questa percezione.

Re Minosse, di Creta, lottò duramente con suo fratello per salire al trono e, dopo aver vinto la regalità ed esiliato suo fratello, pregò il dio del mare, Poseidone, per un toro bianco come segno di approvazione del dio. Minosse avrebbe dovuto sacrificare il toro quando apparve, ma era così bello che invece lo tenne. Arrabbiato per l’ingratitudine e l’egoismo di Minosse, Poseidone fece innamorare la moglie di Minosse, Pasifae, del toro così profondamente che si accoppiò con l’animale; la prole fu un maschio con la testa e la coda di un toro. Il Minotauro fu dapprima accudito da Pasifae ma divenne violento man mano che invecchiava e Minosse fece progettare all’architetto Dedalo un intricato labirinto nel palazzo in cui la creatura fu tenuta.

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Theseus & the Minotaur
by Mark Cartwright (CC BY-NC-SA)

La città di Atene, secondo una versione della storia, fu responsabile della morte del figlio del re Minosse, Androgeo, e doveva pagare un tributo al re di Creta di sette dei migliori e più nobili giovani e sette delle più belle e virtuose fanciulle ogni anno (secondo altre versioni era ogni nove anni) che sarebbero stati inviati a Creta a bordo di una nave a vele nere, gettati nel labirinto nelle profondità del palazzo di Minosse, e sarebbero stati mangiati dal Minotauro.

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Tseo, figlio del re di Egeo di Atene, si offrì volontario per porre fine al tributo a Minosse prendendo il suo posto tra i giovani & che uccidono il Minotauro.

Tseo, figlio del re di Egeo di Atene, si offrì volontario per porre fine al tributo prendendo il suo posto tra i giovani e uccidendo il Minotauro. Con l’aiuto della figlia del re Minosse, Arianna, Teseo riuscì ad uccidere il mostro e fuggì con Arianna verso Atene, lasciando Arianna sull’isola di Nasso (se per caso o di proposito dipende da quale versione della storia si legge). Teseo avrebbe dovuto cambiare le vele nere della nave in bianche, in modo che il re Egeo sapesse che suo figlio era vivo e aveva vinto il Minotauro. Teseo si dimenticò, però, e suo padre, vedendo la nave con le vele nere, si gettò da una scogliera in mare per il dolore e fu annegato (il mare divenne noto come Egeo, dopo di lui).

Il palazzo del re Minosse, Cnosso (scritto anche Cnossos o Cnossus) fu scoperto da Sir Arthur Evans nel 1894 e gli scavi iniziarono nel marzo del 1900. Non sappiamo se Minosse fosse il nome di un re individuale o un titolo come ‘Faraone’, ma Erodoto menziona Minosse nelle sue Storie, “Minosse di Cnosso” come se avesse governato il mare ed Erodoto menziona anche un dettaglio che si trova nel mito del Minotauro, “Sarpedonte e Minosse combatterono per il trono e il vincitore Minosse espulse Sarpedonte”. Evans conosceva le storie di Minosse e di Cnosso, e dopo aver trovato murales di giovani che saltano i tori nel palazzo, ha ipotizzato che forse Cnosso era il labirinto della storia di Teseo e il Minotauro. L’archeologa Michailidou scrive: “Dietro la parola pre-ellenica labyrinthos – che è etimologicamente legata alla parola labrys (doppia ascia) – c’è forse proprio il palazzo di Cnosso, le cui rovine rivelano la complessità labirintica della sua struttura” e, inoltre, “È incredibile quanto tempo si possa passare a vagare dentro e fuori queste stanze, salendo e scendendo le scale e, spesso, con grande sorpresa, ritrovarsi nella stessa stanza dopo aver percorso una strada diversa”. Durant nota anche: “Il palazzo tentacolare con ogni probabilità è il famoso Labirinto, o santuario della Doppia Ascia (labrys), attribuito dagli antichi a Dedalo”.

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Knossos
di sagaYago (Copyright)

Il simbolo della Doppia Ascia era il segno della dea minoica e si trovava abbondantemente in tutta Knossos, specialmente nella Sala della Doppia Ascia. Fu Evans a dare il nome Minoico alla cultura che scoprì a Cnosso (dopo il re Minosse, naturalmente) e il salto del toro minoico – uno sport praticato sia da uomini che da donne – era ampiamente conosciuto anche dagli antichi (Platone fa menzione della caccia al toro senza armi nel suo Crizia nel 119 d.C., parlando di Atlantide, che è molto probabilmente una versione romanzata di Creta). La storia del Minotauro, un mezzo uomo e mezzo toro, potrebbe aver avuto origine dai saltatori di tori di Cnosso (che, nel loro salto acrobatico sopra il toro, diventavano momentaneamente ‘uno’ con esso prima di volteggiare sopra le corna) nello stesso modo in cui la storia del labirinto può essere vista come originata dalla complessa struttura di Cnosso stessa, come Evans, e altri, hanno suggerito. Forse il mito del principe Teseo e del Minotauro nel labirinto ha più verità che “mito”, dopo tutto.

Una versione di questo articolo è stata pubblicata per la prima volta sul sito Suite 101 nel gennaio 2009.

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